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Guida all’Ayurveda e ai Dosha
L’Ayurveda è un antico sistema di medicina indiana risalente a oltre 5.000 anni fa che individua tre forze fondamentali (dosha) che regolano la fisiologia, la mente e il comportamento: Vata, Pitta e Kapha. Ogni persona nasce con una combinazione unica di questi dosha, che determina la costituzione individuale (prakriti). Conoscere il proprio dosha aiuta a scegliere abitudini, cibi, ritmi di vita e rimedi più adatti per mantenere equilibrio e salute.
I Tre Dosha in dettaglio
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Vata: energia del movimento e dell’aria. Governa respirazione, circolazione e sistema nervoso.
- Caratteristiche fisiche: Tendenza a magrezza, pelle secca, estremità fredde, sonno leggero.
- Caratteristiche mentali: Mente creativa, intuitiva, entusiasta, a volte ansiosa o dispersiva.
- Elementi: Aria e Etere (Spazio).
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Pitta: energia del metabolismo e della trasformazione. Governa digestione, assimilazione e temperatura corporea.
- Caratteristiche fisiche: Corpo normotipo, muscolatura definita, temperatura corporea calda, appetito regolare.
- Caratteristiche mentali: Temperamento focoso, intelletto acuto, determinazione, tendenza alla competitività .
- Elementi: Fuoco e Acqua.
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Kapha: energia della stabilità e della struttura. Governa immunità , idratazione e lubrificazione.
- Caratteristiche fisiche: Fisico robusto, articolazioni forti, pelle umida, sonno profondo.
- Caratteristiche mentali: Paziente, affettuoso, metodico, tendenza all’inerzia e all’attaccamento.
- Elementi: Terra e Acqua.
Cicli Circadiani e Dosha
Secondo l’Ayurveda, i tre dosha dominano in momenti specifici della giornata, influenzando le nostre funzioni biologiche e psicologiche in modo ciclico:
Orario | Dosha Dominante | Caratteristiche | Attività Consigliate |
---|---|---|---|
6:00 – 10:00 | Kapha | Energia stabile, potenziale pesantezza | Esercizio fisico, attività dinamiche, colazione leggera |
10:00 – 14:00 | Pitta | Picco di energia digestiva e metabolica | Pasto principale, lavoro intellettuale, compiti complessi |
14:00 – 18:00 | Vata | Creatività , movimento, possibile dispersione | Attività creative, socializzazione, leggera merenda |
18:00 – 22:00 | Kapha | Rallentamento, stabilizzazione | Cena leggera, rilassamento, lettura |
22:00 – 2:00 | Pitta | Rigenerazione cellulare, purificazione | Sonno profondo, evitare di mangiare |
2:00 – 6:00 | Vata | Sogni, movimento sottile, leggerezza | Sonno REM, meditazione (se svegli) |
Allineare le proprie attività quotidiane con questi cicli naturali può favorire l’equilibrio dei dosha e migliorare l’energia, la digestione e il benessere complessivo.
Approfondimenti: come funziona il test e come interpretare i risultati
Il test ayurvedico si basa sull’osservazione delle caratteristiche fisiche, mentali e funzionali. Non esiste una risposta “giusta” o “sbagliata”, ma emerge una tendenza individuale che va accolta e riequilibrata con stili di vita adeguati. L’equilibrio tra i dosha può cambiare nel tempo in risposta a stress, stagioni, abitudini e dieta.
Tipi di valutazione nel test
- Prakriti: La costituzione originale con cui nasciamo
- Vikriti: Lo stato attuale dei dosha, che può presentare squilibri
- Aspetti fisici: Struttura corporea, pelle, capelli, digestione
- Aspetti mentali: Temperamento, reazione allo stress, processo decisionale
- Aspetti comportamentali: Abitudini, preferenze, ritmi naturali
Come leggere i risultati
Dopo il test, riceverai un grafico a torta che mostra la percentuale di Vata, Pitta e Kapha. Maggiore è la percentuale, più spiccato è quel dosha. I consigli sono personalizzati per favorire l’armonia psicofisica.
Quando ripetere il test
È consigliabile ripetere il test in diverse stagioni o periodi della vita per monitorare eventuali cambiamenti nei dosha. Particolarmente utile è ripeterlo:
- Al cambio di stagione (specialmente tra estate e inverno)
- Dopo periodi di forte stress o malattia
- Quando si notano cambiamenti significativi nella salute o nell’energia
- Prima di iniziare un programma di riequilibrio ayurvedico
Stagioni e Influenza sui Dosha
Le diverse stagioni dell’anno tendono naturalmente ad aumentare specifici dosha, richiedendo accorgimenti particolari per mantenere l’equilibrio:
Dosha predominante: Kapha (con influssi Vata)
Caratteristiche: Freddo, pesantezza, umiditÃ
Consigli:
- Alimenti caldi e speziati
- Attività fisica regolare
- Oli caldi per massaggi
- Evitare cibi freddi e latticini pesanti
Dosha predominante: Pitta
Caratteristiche: Caldo, intensità , aciditÃ
Consigli:
- Alimenti rinfrescanti e dolci naturali
- Attività fisica moderata
- Evitare cibi piccanti e fermentati
- Proteggere la pelle dal sole
- Meditazione per calmare la mente
Dosha predominante: Vata
Caratteristiche: Secchezza, variabilità , vento
Consigli:
- Routine regolari e prevedibili
- Cibi caldi, oleosi e nutrienti
- Idratazione costante
- Yoga e stretching dolce
- Evitare cibi secchi e crudi
FAQ – Domande frequenti
No, il test ha valore orientativo e non sostituisce il consulto di un esperto o di un medico ayurvedico. I risultati offrono indicazioni generali sulla propria costituzione, ma una valutazione professionale prevede anche l’esame del polso, della lingua e un colloquio approfondito.
Sì, alcune persone presentano caratteristiche simili tra due dosha (tipi “doppio-dosha”). Le combinazioni più comuni sono Vata-Pitta, Pitta-Kapha e Vata-Kapha. Ciascuna combinazione ha le sue peculiarità :
- Vata-Pitta: Creatività e intelletto acuto, ma tendenza all’irrequietezza e irritabilitÃ
- Pitta-Kapha: Forza e determinazione, con stabilità emotiva, ma possibile testardaggine
- Vata-Kapha: Adattabilità e calma, ma tendenza a sbalzi energetici
In questo caso, l’equilibrio va mantenuto con uno stile di vita flessibile e variato, prestando attenzione ai segnali del corpo. Le persone con dosha bilanciati (tridoshici) sono rare e godono di una notevole resistenza e adattabilità , ma devono comunque monitorare eventuali squilibri stagionali o situazionali.
Solo se emergono squilibri evidenti o sintomi. I suggerimenti alimentari sono di supporto, ma la dieta va personalizzata. L’Ayurveda consiglia cambiamenti graduali, introducendo prima i cibi che favoriscono l’equilibrio e riducendo progressivamente quelli che potrebbero aumentare il dosha già predominante.
Secondo l’Ayurveda, le fasi della vita sono naturalmente dominate da dosha diversi:
- Infanzia e crescita: Predominanza Kapha (costruzione, crescita)
- Età adulta/mezza età : Predominanza Pitta (trasformazione, produttività )
- Anzianità : Predominanza Vata (movimento, cambiamento)
Queste tendenze naturali si sovrappongono alla costituzione individuale.
Ogni dosha manifesta segnali caratteristici di squilibrio:
- Squilibrio Vata: Ansia, insonnia, irregolarità digestiva, secchezza, dolori articolari
- Squilibrio Pitta: Irritabilità , infiammazioni, eruzioni cutanee, acidità , sensazione di calore eccessivo
- Squilibrio Kapha: Letargia, congestione, aumento di peso, ritenzione idrica, sensazione di pesantezza
Pratiche Quotidiane Ayurvediche (Dinacharya)
L’Ayurveda enfatizza l’importanza di una routine quotidiana (dinacharya) per mantenere l’equilibrio dei dosha. Ecco alcune pratiche benefiche per tutti i tipi costituzionali:
Pratiche mattutine
- Risveglio prima dell’alba (idealmente tra le 5:00 e le 6:00)
- Pulizia della lingua con raschietto specifico per rimuovere l’ama (tossine)
- Bere acqua tiepida con limone per stimolare la digestione
- Automassaggio con olio (Abhyanga) adatto al proprio dosha
- Pratica yoga o esercizio compatibile con la propria costituzione
- Meditazione o respirazione consapevole (Pranayama)
Durante la giornata
- Pasti principali a orari regolari (pranzo come pasto principale)
- Pausa digestiva di 3-4 ore tra un pasto e l’altro
- Consumo di spezie appropriate per bilanciare la digestione
- Idratazione adeguata con acqua a temperatura ambiente
- Brevi pause per respirare e rilassarsi
- Rituali serali di rilassamento (bagno caldo, tisana, lettura)
Sicurezza, normativa e raccomandazioni
L’Ayurveda non si sostituisce alla medicina convenzionale. Prima di modificare la dieta, assumere rimedi o intraprendere percorsi di riequilibrio, consulta sempre un operatore competente. In Europa la pratica ayurvedica è riconosciuta come disciplina del benessere, non come atto medico. In caso di patologie, rivolgersi sempre al proprio medico.
Situazioni che richiedono cautela
- Gravidanza e allattamento: Molti rimedi ayurvedici possono essere controindicati
- Patologie croniche: L’Ayurveda può essere complementare, mai sostitutiva
- Assunzione di farmaci: Possibili interazioni con erbe e preparati ayurvedici
- Allergie e intolleranze: Verificare sempre la composizione dei rimedi
- Disturbi psicologici: Richiedono approccio integrato con specialisti
Quadro normativo in Italia e Europa
- L’Ayurveda è riconosciuta come medicina tradizionale dall’OMS
- In Italia non è inclusa tra le medicine non convenzionali riconosciute
- Gli operatori devono rispettare la normativa sulle discipline bio-naturali
- I preparati erboristici devono rispettare le normative europee sui complementi alimentari
- I trattamenti manuali rientrano nelle pratiche per il benessere della persona
Risorse e Approfondimenti
Letture consigliate
- “Ayurveda: La Scienza dell’Autoguarigione” di Dr. Vasant Lad
- “Prakriti: La Tua Costituzione Ayurvedica” di Dr. Robert Svoboda
- “L’Ayurveda per la Donna” di Dr. Claudia Welch
- “Il Grande Libro dell’Alimentazione Ayurvedica” di Amadea Morningstar
Associazioni e centri di riferimento
- Associazione Italiana di Ayurveda
- Ayurvedic Point di Milano
- European Institute of Vedic Studies
- International Maharishi Ayurveda Foundation
Corsi e formazione
Per approfondire la conoscenza dell’Ayurveda, esistono diversi percorsi formativi:
- Corsi introduttivi: Per comprendere i principi base e l’applicazione personale
- Formazione professionale: Per operatori del benessere (massaggiatori, naturopati)
- Percorsi accademici: In alcuni atenei è possibile studiare l’Ayurveda come parte di medicina integrata
- Ritiri e workshop: Esperienze immersive per sperimentare lo stile di vita ayurvedico